lunedì 8 dicembre 2014

Incontro con l'Assessore alla Sanità - Regione Lombardia

Lo scorso 21 Ottobre una delegazione di ACC (composta dal presidente Alberto Mazzi, la vice presidente Cecilia Elisabetta Mattavelli, la consigliera Cristina Bernasconi ed il socio Luca Lattuada) ha incontrato l'Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, nonché vice presidente regionale, Mario Mantovani.
Diciamo subito che politicamente parlando, l'assessore alla Sanità è il maggior e più importante obiettivo che l'Associazione possa porsi per il contributo al raggiungimento dei propri obiettivi. Ricordiamo infatti che il servizio sanitario nel nostro paese è sostanzialmente suddiviso in due livelli di responsabilità e di governo: 
- livello centralelo stato ha la responsabilità di assicurare a tutti i cittadini il diritto alla salute mediante un forte sistema di garanzie, attraverso i livelli essenziali di assistenza (attività, servizi e prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale eroga a tutti i cittadini);
- livello regionalele regioni hanno la responsabilità diretta della realizzazione del governo e della spesa per il raggiungimento degli obiettivi di salute del Paese. Hanno competenza esclusiva nella regolamentazione e organizzazione di servizi e di attività destinate alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle Aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere.
Banalizzando, forse neanche troppo: lo Stato è la mente, le Regioni sono il braccio. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è sostenuto da noi cittadini attraverso il pagamento delle imposte oltre che dalle entrate dirette gestite dalle singole strutture attraverso il c.d. "ticket" e prestazioni fornite a pagamento. 

L'incontro è stato molto cordiale ed altrettanto informale, nel senso che il nostro interlocutore ci ha messo a nostro agio senza far pesare la propria posizione né mettendoci fretta. Sapevamo di avere grosso modo quindici/venti minuti di tempo a disposizione e, parlando alternativamente, crediamo d'aver sfruttato l'occasione chiarendo cosa sia la cataratta congenita, perché sia nata e quali obiettivi si ponga l'Associazione Cataratta Congenita e cosa effettivamente ci si possa aspettare da una regione importante è dal buon servizio sanitario quale è la Lombardia.

Mantovani ci ha inizialmente detto come lui ed i suoi collaboratori stiano pensando alla nascita di un polo pediatrico che effettivamente la Regione Lombardia non ha. Sono noti in Italia alcuni ospedali pediatrici (citiamo a caso e senza alcun ordine d'importanza ad esempio il Gaslini di Genova, il Meyer di Firenze, il Bambin Gesù di Roma), fa un certo effetto pensare che la Lombardia non ne sia dotata. Non che gli ospedali presenti sul territorio lombardo difettino di capacità e di assistenza nei confronti dei nostri piccoli, ma sicuramente la presenza di un ospedale pediatrico quale centro di riferimento regionale avrebbe tutt'altro effetto. L'Assessore ci ha detto che stanno pensando ad esempio ad ottenere una delle strutture che stanno nascendo per l'EXPO, una volta finito l'evento, nella quale poi far sorgere l'ospedale. Speriamo!!

Venendo all'argomento che più ci premeva, l'Assessore ha ammesso che per ottenere che l'esame del riflesso rosso sia protocollato come esame da farsi alla nascita, oltre che una questione di costi, sia anche una questione di numeri. Pare che l'incidenza della patologia sia ancora modesta, vuoi per dati forse non ancora del tutto completi, vuoi per il tanto "sommerso" che secondo noi esiste, vuoi perché di fatto è ancora considerata una patologia rara. Ma proprio sul fronte dei costi, che inevitabilmente è sempre l'argomento più delicato ed a cui le amministrazioni pongono maggiore attenzione, abbiamo provato a puntare, cercando di far capire quanto possa "costare" alla comunità tutta una serie di accertamenti, di visite, di medicinali e di operazioni cui il bambino è sottoposto laddove magari potrebbero essere contenuti o in parte addirittura evitati con un semplice esame, dal costo irrisorio, sostenuto alla nascita e reiterato nel tempo. Su questo aspetto i nostri interlocutori non hanno fatto orecchie da mercante, così come quando sul finire dell'incontro abbiamo suggerito di provare ad eseguire un progetto pilota in un istituto come il Niguarda, dove è presente sia la neonatologia sia l'oculistica pediatrica. Un anno di esame del riflesso rosso (che, ricordiamo, se positivo ahinoi può riguardare non solo la cataratta congenita ma anche altre patologie...), un anno di dati, di statistiche, dopo il quale tracciare una riga, fare due calcoli e capire se non sia il caso di istituzionalizzarlo. Noi crediamo di si.

Domani, martedì 9 dicembre, le nostre Cristina e Cecilia saranno di nuovo a parlare con la direzione dell'assessorato alla sanità lombardo, dietro loro stesso invito. Forse ci colpisce in particolare che ci abbiano ascoltato, non solo incontrato. Di certo ci emoziona e ci rende orgogliosi che vogliano vederci ancora.


Domani capiremo meglio. Forza ragazze!! Avanti tutta.